Caratteristiche dei lubrificatori

 

La diversa utilizzazione tra lubrificatori a nebbia e a micronebbia è relazionata al differente tipo di produzione delle goccioline.

 

I lubrificatori a nebbia devono essere installati abbastanza vicini all'utenza e nel punto più alto dell'impianto rispetto all'apparecchio utilizzatore. Infatti, il moto turbolento dell'aria internamente alle tubazioni, tende a far riaggregare le minute goccioline di olio, che quindi si ingrandiscono depositandosi nei tubi. Per evitare tale fenomeno, i lubrificatori a nebbia non devono essere installati a distanze superiori ai 4-8 m.

 

I lubrificatori a micronebbia invece, realizzando una nebulizzazione più fine ed uniforme, permettono di coprire distanze anche molto maggiori.

 

Per quanto riguarda il tipo di olio da utilizzare, questo viene scelto guardando le sue caratteristiche chimico-fisiche, tra le quali fondamentale è la viscosità.

Generalmente si impiegano oli con una viscosità dai 3 ai 6 gradi Engler [°E] a 50 °C, anche se nella maggior parte dei casi è il costruttore del lubrificatore che fornisce queste informazioni.

Per quanto riguarda il dosaggio, indicativamente si assume circa di 2-5 gocce al m3 d'aria per lubrificatori a nebbia, e di 40-100 gocce al m3 per lubrificatori a micronebbia.

 

Un'altra importante caratteristica di questi componenti pneumatici è rappresentata dalla curva che mette in relazione la portata d'aria compressa che attraversa il lubrificatore con la caduta di pressione tra ingresso ed uscita che esso provoca, per diversi valori della pressione di esercizio.

 

Inoltre, i lubrificatori necessitano di un flusso minimo di aria per il funzionamento, denominato portata di minimo intervento, che rappresenta la portata minima che consente di avere aspirazione dell'olio.

 

Le particolarità fin qui descritte, unitamente ad altre caratteristiche necessarie per la scelta del componente adeguato, sono reperibili sui cataloghi dei costruttori.