SICUREZZA NEI CIRCUITI PNEUMATICI

In tutti gli esempi analizzati finora non si è mai considerata l’eventualità di dover interrompere la sequenza a causa di pericoli.

Nella pratica industriale, invece, l’aspetto della sicurezza è basilare per questo si introducono componenti e logiche che hanno il compito di rendere minimi i pericoli per gli operatori.

Uno degli aspetti più ricorrenti è di tenere le mani impegnate all’operatore durante la fase di lavoro per impedire che possa metterle in posti pericolosi.

Una delle logiche utilizzate è la seguente.    (per scaricare la simulazione clicca qui)

 

 

Questa presenta però due grossi problemi:

 

◊    i pulsanti possono essere azionati a grande distanza di tempo l’uno dall’altro e la movimentazione avviene ugualmente;

 

◊    una volta azionati entrambi i pulsanti si può rilasciare uno dei due indistintamente e la movimentazione continua ad avvenire;

 

Per questo tale metodo è poco utilizzato e viene inserito nella logica solo se l’operazione da eseguire non è pericolosa o se il lavoro viene svolto in una zona non raggiungibile dall’operatore.

Uno dei componenti utilizzati è, invece, il comando a due mani di sicurezza che viene introdotto quando si è in presenza di movimentazioni pericolose ed è quindi necessario che l’operatore tenga impegnate entrambe le mani.

Tale componente deve obbedire a tali condizioni:

 

◊    i due pulsanti devono essere ad una distanza tale da impedire all’operatore di usare una sola mano ( solitamente distanze maggiori di 30 cm );

 

◊    i due pulsanti devono essere azionati contemporaneamente per impedire all’operatore di chiudere un pulsante con un oggetto in modo permanente e di azionarne solo uno manualmente, questo viene fatto solitamente tramite una temporizzazione che inibisce l’uscita se l’intervallo di tempo fra l’azionamento dei due segnali supera un certo valore (solitamente 0,5 sec).

 

Il comando a due mani di sicurezza può essere ottenuto in tal modo:    (per scaricare la simulazione clicca qui)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un altro componente largamente utilizzato per la sicurezza dei circuiti è l’emergenza.

Essa non è altro che una valvola 3/2 comandata con selettore a fungo che è facilmente azionabile manualmente tramite una leggera pressione ( minore di quella dei normali pulsanti ), mentre e per riaprirla occorre ruotare il selettore ( eventualmente tramite sgancia-chiave ) eliminando quindi il pericolo di un disazionamento involontario.

L’emergenza va, a seconda della logica, ad operare il ripristino delle condizioni iniziali (considerate sicure) e impedire la partenza della sequenza o causare il blocco delle fasi nella posizione assunta in quel momento ( in questo caso sono necessari intercettatori di blocco 2/2 NA ).

Nel primo caso basta inserire correttamente nella logica l’emergenza, per esempio nella sequenza:

 

                                                        A+/B+/A-/B-

 

le condizioni iniziali sono i cilindri A e B entrambi a stelo tutto dentro, quindi la logica sarà:    (per scaricare la simulazione clicca qui)

 

◊    il cilindro A esce se è presente il pulsante P e il finecorsa b0 e non è presente l’emergenza;

 

◊    il cilindro B esce se è presente il finecorsa a1;

 

◊    il cilindro A rientra se è presente il finecorsa b1 o se è presente l’emergenza;

 

◊    il cilindro B rientra se è presente il finecorsa a0 o se è presente l’emergenza.

 

 

Si noti che in questo caso una volta azionata l’emergenza, la sequenza ripartirà obbligatoriamente dall’inizio.

In certe situazioni è però preferibile, in casi di pericolo, bloccare le fasi nella posiziona assunta in quel momento per evitare movimentazioni che potrebbero peggiorare la situazione.

In questo caso si inseriscono delle valvole 2/2 NA intercettatrici di blocco all’ingresso di tutte le camere dei cilindri presenti nel circuito, tali valvole verranno comandate in tal modo:    (per scaricare la simulazione clicca qui)

 

 

In questo caso l’azionamento del selettore a fungo blocca i cilindri e si può riavviare la sequenza dal punto in cui si era arrivati semplicemente riaprendo l’emergenza.

Il circuito qui sopra mostrato può essere modificato, rendendolo ancora più sicuro, in tale modo:    (per scaricare la simulazione clicca qui)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Anche in questo caso il blocco delle fasi si ha premendo l’emergenza, la differenza sta nel fatto che il riavvio non avviene solo disazionando il selettore a fungo, ma occorre anche la pressione di un pulsante di avviamento che quindi introduce un’ulteriore sicurezza.

Il riduttore di pressione in uscita dal pulsante di avviamento viene settato ad una pressione minore di quella di lavoro, in tal modo l’emergenza ha una priorità maggiore rispetto all’avviamento e in caso di presenza di entrambi la sequenza viene bloccata.

In molti circuiti pneumatici si necessita, per eseguire un’adeguata manutenzione e un miglior controllo della sicurezza della sequenza, una marcia “passo-passo” in cui l’ordine delle fasi è quello della sequenza, ma ogni fase avviene, oltre rispettando la logica che la comanda, anche azionando di un pulsante detto di passo-passo.

La sequenza:

 

                                                A+/B+/A-/B-

 

potrà essere quindi così implementata:    (per scaricare la simulazione clicca qui)

 

 

Si noti che in questo caso la sequenza può avvenire in due modalità: normale in cui le fasi possono avvenire in ciclo continuo o in ciclo-ciclo, o in modalità di controllo passo-passo come sopra descritto.

La selezione delle due modalità avviene tramite un selettore.

 

-    Domande di verifica